Notizie delle ultime ore:
Il Kosovo si e’ dichiarato "Stato indipendente e sovrano". La proclamazione e’ stata fatta quest’oggi dal parlamento di Pristina su proposta del premier, Hashim Thaci.La Serbia "non riconoscera’ mai l’indipendenza del Kosovo", ha detto il presidente serbo. Belgrado, ha aggiunto, "ha reagito e reagira’ con tutti i mezzi pacifici, diplomatici e legali per annullare quanto messo in atto dalle istituzioni del Kosovo". Piu’ duro il primo ministro, che ha definito il Kosovo uno "Stato fasullo", la cui nascita e’ stata voluta dagli Stati Uniti "pronti a violare l’ordine internazionale per i propri interessi". Non appena nato, lo Stato del Kosovo si e’ guadagnato un nemico. La Russia, alleata di Belgrado, ha chiesto che la dichiarazione di indipendenza sia "annullata" dalle missioni sul posto della Nato e dell’ONU e ottenuto la convocazione d’urgenza per le 19 (ora italiana) del Consiglio di Sicurezza del palazzo di Vetro, dove appoggera’ tutte le rivendicazioni di reintegro territoriale fatte dalla Serbia. La decisione di Pristina, ha affermato Mosca, "rischia di scatenare un’escalation della tensione e della violenza interetnica nella provincia e un nuovo conflitto.
Nella foto: manifestazione a Belgrado
Nel frattempo a Belgrado e a Novi Sad sale la tensione ma anche a Kosovska Mitrovica:
Nel tardo pomeriggio di oggi, c’è stata un’esplosione presso gli edifici che ospitano le rappresentanze di Unione europea e Onu a Kosovska Mitrovica. Provacata, probabilmente, da bombe a mano.
A Belgrado nelle stesse ore centinaia di manifestanti serbi hanno invece attaccato e seriamente danneggiato un ristorante McDonald’s nel centro della città. Fonti giornalistiche nella capitale serba hanno riferito di una situazione molto tesa nell’intera città, dove in vari punti si registrano scontri e scaramucce di varia entità tra polizia e manifestanti anti-Kosovo. Il bilancio finora – hanno detto le fonti – è di 10 poliziotti e otto manifestanti feriti e ricoverati in ospedale.
Situazione molto tesa anche a Novi Sad, la seconda città della Serbia quasi 80 chilometri a nord di Belgrado, dove circa 500 manifestanti hanno attaccato un centro commerciale della catena slovena Merkator. A difesa del centro commerciale si sono schierato un centinaio di agenti della polizia serba. La Slovenia, prima repubblica della ex Jugoslavia a dichiarare l’indipendenza, detiene attualmente la presidenza di turno dell’Unione europea, che sostiene l’indipendenza di Pristina.
Giorni fa un ordigno era esploso in un altro centro commerciale della stessa catena slovena a Belgrado, provocando per fortuna solo danni materiali. Sempre a Novi Sad gruppi di manifestanti anti-Kosovo hanno infranto stasera i vetri di un altro ristorante McDonald’s, danneggiando due forni di proprietà di kosovari.
E una manifestazione popolare contro l’indipendenza del Kosovo si terrà a Belgrado il 21 febbraio prossimo. L’annuncio è giunto al termine di una riunione urgente nella capitale tra il presidente serbo Boris Tadic, il premier Vojislav Kostunica e il leader del maggiore partito dell’opposizione ultranazionalista Tomislav Nikolic.
god save the balkans
fonti: androkonos, larepubblica.it, ansa balcani, beograd92